Ponti famosi a Venezia: la nostra guida

Famous bridges in Venice: our guide

Sicuramente non sbagliamo se definiamo Venezia come “la città dei ponti”, soprattutto se pensiamo che ne ha quasi 400, o per essere precisi 391. Venezia è costruita sull’acqua e le persone un tempo erano solite muoversi in barca e non a piedi, infatti in passato non c’erano ponti che collegavano le diverse isole, ad eccezione del Ponte di Rialto, il primo ad essere costruito, ma che non aveva la forma che oggi tutti fotografano.

Questo non vuole essere un articolo qualsiasi, ma una vera e propria giuda dei ponti di Venezia, che potrai stampare e portare con te durante la tua visita alla nostra meravigliosa città.

Il Ponte di Rialto

Come abbiamo detto, quello di Rialto fu il primo ponte ad essere costruito, principalmente perché è qui che si trovava il centro delle attività economiche e commerciali della città.

Il ponte è stato ricostruito diverse volte, inizialmente infatti era un ponte di legno, con due rampe levatoie, per permettere il passaggio delle navi lungo il Canal Grande, perché potessero raggiungere il Mercato di Rialto in cui veniva scaricata la merce per poi essere venduta.

Il ponte che oggi è diventato l’icona della città è stato costruito solo nel 1591, dopo che quello in legno collassò nel 1524.

La maggiore caratteristica di questo bellissimo ponte in pietra è che è stato progettato per ospitare tutta una serie di negozi, presenti tutt’oggi, lungo le due rampe reclinate che si incontrano al centro.

Ponte dei Pugni

Non tutti conoscono questo ponte, ma nella storia di Venezia giocò più volte un ruolo importante nella quotidianità dei veneziani, infatti, è chiamato Ponte dei Pugni perché era il luogo in ci Castellani e Nicolotti – due gruppo di abitanti – erano soliti prendersi a botte per difendere le proprie ragioni.

In passato, i ponti non avevano parapetto, quindi è facile intuire come lo scopo principale di questo “gioco di pugni” fosse quello di far cadere in canale, il maggior numero di avversari.

Il più famoso Ponte dei Pugni a Venezia si trova nel sestiere di Dorsoduro, ma pochi sanno che esiste un altro Ponte dei Pugni, nel sestiere di Cannaregio – dove si trova il nostro Hotel – vicino a Santa Fosca.

Ponte dei Sospiri

Navigando sul web ti sarà sicuramente capitato di vedere una foto di questo ponte, magari cercando un itinerario a piedi per Venezia o il miglior tour da fare all’interno del Palazzo Ducale. Questo ponte è molto diverso da tutti quelli che incontrerai a Venezia, per cominciare non è un ponte pubblico, ma è il punto di collegamento tra il Palazzo del Doge e quello delle Prigioni.

Sono tante le leggende che si raccontano sl Ponte dei Sospiri, ma la verità è che la sua funzione era solo ed esclusivamente quella di collegare le prigioni con le sale per gli interrogatori, in cui i prigionieri venivano portati per essere, appunto, interrogati, e per scoprire quale fosse il destino a loro riservato. Durante la visita a Palazzo Ducale, avrai la possibilità di attraversarlo a vedere, tra le sue piccole finestre, l’isola di San Giorgio Maggiore, esattamente come la vedevano i prigionieri che sono passati qui.

Ponte dell’Accademia

Il Ponte dell’Accademia è uno dei quattro ponti che solcano il Canal Grande, insieme al Ponte di Rialto e al Ponte degli Scalzi di cui parleremo a breve. Al giorno d’oggi è il ponte di legno più lungo di Venezia e mette in collegamento le Gallerie dell’Accademia con Campo Santo Stefano.

La storia ci racconta che la costruzione di questo ponte fu proposta nel 1488, ma non fu realizzata fino al 1854 perchè i membri del Consiglio non pensavano fosse utile ad alcunché.

Questo meraviglioso ponte è, ad oggi, uno dei posti migliori dove vedere il tramonto a Venezia, e se stai viaggiando con la tua dolce metà, ti consigliamo davvero di non perdertelo!

Leggi anche: Venezia da vivere in coppia, 5 cose romantiche da fare insieme

Ponte degli Scalzi

L’ultimo ponte di Venezia di cui vogliamo parlarti è il Ponte degli Scalzi. L’originale fu costruito nel 1858 da Alfred Neville, quando Venezia era ancora sotto il dominio asburgico, ma poi fu rimpiazzato da quello che vedi oggi, progettato da Eugenio Mozzi. Il suo nome lo deve alla vicina chiesa di Santa Maria di Nazareth, a fianco alla stazione, dove l’ordine dei Carmelitani (detti appunti “scalzi” perchè il loro voto precedeva l’inutilizzo delle scarpe) ha celebrato messa per oltre 300 anni.