Casa di Casanova a Venezia: esiste ancora?

Casa di Casanova a Venezia: esiste ancora?

Tutti hanno sentito parlare del celebre Giacomo Casanova almeno una volta nella vita e solitamente ciò per cui viene menzionato e ricordato sono le sue innumerevoli conquiste. Ma Casanova non era solo un focoso amante, ma anche un grande appassionato della vita e della letteratura, un grande scrittore e poeta, ed è proprio così che siamo soliti descriverlo ai nostri ospiti. 

In questo articolo scopriamo insieme chi era veramente Giacomo Casanova e sveleremo alcune curiosità riguardo al suo luogo di nascita e a diversi altri luoghi che era solito frequentare. 

Chi era Giacomo Casanova

Giacomo Casanova nacque il 2 aprile del 1725, da una famiglia di attori di teatro. Suo padre, Gaetano Casanova, era un attore e ballerino di origini parmigiane, mentre la madre, Zanetta Farussi era una celebre attrice veneziana, che persino Carlo Goldoni menziona nelle sue memorie. 
Ma Casanova non cresce insieme ai suoi genitori, essendo attori itineranti non erano mai a casa e il padre, oltretutto, morì quando Giacomo aveva solo 8 anni, così venne allevato dalla nonna materna, a Venezia.

Studia giurisprudenza a Padova e riesce a laurearsi in Diritto nel 1737, parte poi per Corfù e Costantinopoli, ma a qualche anno dal suo ritorno a Venezia, la nonna che lo aveva cresciuto muore e lui rimane destabilizzato dalla sua perdita. 

Da qui cominciano le sue avventure (e disavventure) amorose, con schiave greche, monache e nobil donne. Questa sua vita un po’ sfrenata e libertina lo porta ad essere perseguito dagli inquisitori e viene rinchiuso nei Piombi, le prigioni situate nel sottotetto di Palazzo Ducale, da cui riesce a scappare grazie all’aiuto del suo compagno di cella: il frate Marino Balbi.

Giacomo scappa da Venezia, se ne va a Bolzano, poi  Monaco e infine a Parigi, dove scriverà le sue memorie.

La casa di Casanova

Ma dove si trova la casa di Giacomo Casanova? Esiste ancora? Queste sono solo alcune domande che i nostri ospiti ci fanno spesso riguardo a questo grande personaggio, ed ecco quindi la risposta: la sua casa probabilmente esiste ancora, ma nessuno sa quale sia

Sappiamo per certo, grazie alle sue memorie, in che calle è nato, Calle Malipiero, a poca distanza dalla chiesa di San Samuele, al terzo piano di una delle proprietà del Conte Savorgnan. Una lastra di marmo all’imbocco della calle lo conferma: Giacomo ha vissuto qui fino al 1743.

Altri luoghi frequentati da Casanova a Venezia

Come abbiamo visto, Giacomo Casanova visse per molti anni a Venezia e alcuni dei luoghi che era solito frequentare esistono ancora oggi e sono visitabili, come il Caffè Florian, per esempio, in Piazza San Marco. Questo Caffè fu aperto nel 1720 e negli anni vide tanti ospiti illustri sedersi ai suoi tavoli, personaggi come, Carlo Goldoni, Lord Byron, i pittori Canaletto e Guardi e anche il nostro Casanova.

Vicino a Campo Sant’Angelo si trova il Cinema Rossini ex Teatro San Beneto, che Giacomo era solito frequentare, e in Campo San Maurizio all’epoca abitavano due personaggi di cui Casanova amava la compagnia: il poeta erotico veneziano Giorgio Baffo e il senatore Pietro Zaguri, della cui famiglia rimane l’omonimo palazzo oggi sede di mostre temporanee.

Un’ultima tappa per concludere: Osteria Do Mori, nei pressi di Rialto. Fermati qui, in questo bacaro, ad assaggiare qualche tipico cicchetto veneziano e a bere un bicchiere di vino, esattamente come faceva il nostro Casanova. Che poi, a dirla tutta, se Casanova fosse vissuto ai nostri tempi, un salto sulla nostra romantica terrazza, qui all’Hotel Arcadia, insieme ad una delle sue fiamme del momento, se lo sarebbe fatto di certo!

Leggi anche: Dove bere lo Spritz a Venezia

 

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Teatro La Fenice storia e curiosità

Teatro La Fenice storia e curiosità

Tra le cose da fare a Venezia la sera, una di quelle che consigliamo a nostri ospiti è di regalarsi una serata al Teatro La Fenice. Vivere l’emozione di assistere ad uno spettacolo in uno dei teatri più belli e antichi de mondo, non ha prezzo, specie se una volta usciti, lo spettacolo continua tra le calle di una città senza tempo: la nostra Venezia. 

Non sai come vestirti per una serata al Teatro la Fenice? Leggi il nostro articolo sul Dress-Code richiesto.

Teatro la Fenice: un po’ di storia

Il Teatro La Fenice fu inaugurato il 16 maggio 1792, il giorno della Festa della Sensa. Fu costruito seguendo il progetto di Gian Antonio Selva, e già nel 1836 rischiò di scomparire per sempre a causa di un violento incendio. Ma il nome del teatro non fu scelto a caso e, infatti, dalle sue ceneri risorse e si rialzò più splendido di prima. 

Durante la dominazione napoleonica, il teatro divenne ufficialmente Teatro di Stato, e in occasione della visita dell’imperatore fu costruita una loggia per poterlo ospitare con onore, oltre a decorare la sala con in colori francesi.

Nel 1996 il teatro venne nuovamente danneggiato a causa di un incendio doloso e si decise di ricostruirlo “com’era e dov’era” come era stato fatto tempo addietro per il Campanile di San Marco, dopo il suo crollo. 

5 curiosità sul Teatro la Fenice

Il Teatro La Fenice ha diverse curiosità da raccontare, qui abbiamo scelto di riportare quelle più inaspettate. 

  1. L’archivio storico della Fenice si trova in un edificio diverso da quello del teatro e per questo è sopravvissuto ai due incendi. Incredibile, ma vero, al suo interno esistono tutti, ma proprio tutti, i documenti relativi alla storia del teatro: dalla sua nascita ai giorni nostri. 
  2. Le porte da cui entriamo oggi un tempo non erano quelle dell’entrata principale. Sembra strano pensarci oggi, ma come avveniva per tutti i palazzi veneziani, la porta d’ingresso per eccellenza era quella che dava sull’acqua perché tutti i nobili erano soliti muoversi in gondola e non a piedi, come la servitù. Non è un caso, infatti, che tutte le facciate dei palazzi veneziani che danno sul Canal Grande siano estremamente belle e curate, al contrario di quelle rivolte all’interno, verso calli e campi. 
  3. L’ultimo incendio non ha solo portato dei grossi danni, ma anche l’occasione di scoprire degli antichissimi affreschi, raffiguranti Dante all’Inferno, che ora sono visibili nella sala del bar.
  4. La prima de La Traviata fu proprio qui, al Teatro La Fenice il 6 marzo 1853, ma al contrario di quanto si possa pensare oggi, fu un vero flop! Gli spettatori, infatti, fischiarono a lungo e il povero Giuseppe Verdi, ci rimase davvero male. 
  5. Il nome La Fenice fu scelto per un motivo ben preciso: comunicare la rinascita della Nobile Società dei Palchettisti che si era vista togliere da sotto il naso la gestione di uno dei teatri più lussuosi e frequentati della fine del 700: il Teatro San Benedetto, che passò in mano alla famiglia Venier che era proprietaria del terreno su cui sorgeva. La Nobile Società dei Palchettisti non si arrese e per questo decise di far costruire il più bel teatro di tutta Venezia, che avrebbe rappresentato, appunto, la loro rinascita.

Noi dell’Hotel Arcadia amiamo regalarci una serata al Teatro La Fenice, almeno una volta all’anno, e varcare la sua soglia è sempre un’emozione forte, che scaturisce stupore e meraviglia, perché questo teatro è un luogo magico, che trasuda storia e musica da ogni drappo e da ogni palchetto. 

Se ti abbiamo incuriosito, non esitare a chiederci qualche informazione in più sui biglietti o sul dress-code, o magari su qualche altra curiosità legata alla storia di questo teatro unico al mondo. Ti aspettiamo in reception!

 

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Curiosità su Venezia: 5 cose che forse non sai

Curiosità su Venezia: 5 cose che forse non sai

Le curiosità su Venezia sono davvero moltissime e forse non le sapremo mai veramente tutte. In questo articolo abbiamo raccolto 5 curiosità che forse non sai sulla nostra bellissima città e che di solito raccontiamo solo ai nostri ospiti, ma questa volta abbiamo voluto fare un’eccezione e condividerne qualcuna anche con te che stai pianificando il tuo viaggio a Venezia.

Perché Venezia veniva chiamata “Serenissima”

Sono tante le storie che raccontano il motivo di questo nome, ma una delle più attendibili attribuisce l’origine di questo appellativo alla dea Reitia, adorata dai veneti prima che lasciassero le loro case in terraferma per rifugiarsi tra le isole veneziane per scampare all’arrivo degli Unni. Reitia era anche detta “la serenissima” o la “splendida”.

I cavalli di San Marco: bottino di guerra

Sulla terrazza della Basilica di San Marco, si erge fiera una Quadriga di Cavalli, proveniente dall’Ippodromo di Costantinopoli. La storia narra che dopo la vittoria da parte dei Cristiani tra il 1202 e il 1204, il Doge Enrico Dandolo li volle portare a Venezia come bottino di guerra. Solo dopo 50 anni furono collocati lì dove li vediamo oggi.
A dire la verità, per proteggerli dalle intemperie, i cavalli originali si trovano all’interno del percorso espositivo della basilica, mentre quelli esposti sono delle copie perfette.

Gli orologi a Venezia hanno 24 ore

Osservando la torre dell’orologio, la facciata della chiesa di San Giacometo a Rialto o ancora l’orologio all’interno del Fondaco dei Tedeschi, ti accorgerai che il quadrante non è diviso in 12 ore, ma in 24! La ragione è semplice, alla fine del XIV secolo le meridiane furono sostituite dai primi orologi, che inizialmente mantennero la stessa conformazione. Col tempo, ci si accorse che diventava difficoltoso contare ogni rintocco, così il quadrante venne modificato come lo conosciamo oggi.

Le due colonne rosa di Palazzo Ducale

Quando ti troverai davanti alla maestosa facciata di Palazzo Ducale, fermati un attimo ad osservare le colonne del loggiato: due di queste sono rosa!
Sembra che tra queste due colonne il doge leggesse le sentenze capitali che avvenivano in Piazzetta, tra le due colonne di San Marco e Todaro.
Si racconta anche che questo fosse il posto da cui il doge assisteva alle esecuzioni e da cui, in qualche occasione, ne siano anche state attuate alcune, come l’impiccagione di un certo Francesco Baldovino nel 1412, accusato di aver tradito Venezia.

Il ponte di Rialto è sparito per 70 anni

L’ultima curiosità, ma non meno importante, riguarda il famoso Ponte di Rialto. Un tempo il ponte non era così come lo conosciamo, ma era costruito in legno ed era levatoio, per permettere il passaggio delle barche. Nel 1444, però, crollò sotto il peso della folla che si era riunita per assistere al passaggio del corteo nuziale del Marchese di Ferrara. Dopo il suo crollo, il governo della Serenissima impiegò circa 70 anni per avviarne la ricostruzione, tanti erano i progetti tra cui scegliere.

Interessante vero? Se durante il tuo soggiorno avrai voglia di conoscere altre curiosità su Venezia, fermati in recepito e saremo felici di condividere altri aneddoti interessanti e particolari con te sulla nostra città!

 

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Cosa vedere alle Gallerie dell’Accademia: mini-guida

Cosa vedere alle Gallerie dell'Accademia: mini-guida

Le Gallerie dell’Accademia sono uno dei musei più importanti e significativi di Venezia, talmente ricca di opere dell’arte veneta che spaziano dal Trecento al primo Ottocento, che non basterebbe un intero weekend per poterla visitare a dovere. Ecco perché abbiamo pensato di realizzare questa mini-guida, un’idea di itinerario che possa aiutarti a organizzare qui la tua visita, senza il rischio di perdere qualcuna delle opere più importanti esposte qui.

Il primo piano delle Gallerie dell’Accademia: cosa vedere assolutamente

Il primo piano delle Gallerie dell’Accademia è suddiviso in ventiquattro sale, ognuna delle quali presenta opere di diversi artisti veneti, dai più famosi ai meno conosciuti. 
Inutile dire che il nostro consiglio è quello di visitarle tutte con il supporto di una guida o di un’audioguida, così da poter assaporare fino in fondo l’essenza di ognuno di questi capolavori, ma detto questo, ecco la nostra personale selezione di opere che ti consigliamo di non perdere assolutamente. 

Sala 1

In questa sala, fermati ad osservare con attenzione La Giustizia in trono tra gli arcangeli Gabriele e Michele di Jacobello del Fiore, un trittico realizzato nel 1421, che si presume fosse destinato a Palazzo Ducale. La pittura è molto luminosa ed elegante, specie sugli abiti che indossano i soggetti e la tecnica che l’artista utilizza è quella della doratura in gesso, davvero molto particolare. 

Sala 2

Procedendo nella sala successiva, il tuo occhio verrà sicuramente catturato dalla bellezza del Compianto su Cristo morto con la Vergine e i santi Giuseppe d’Arimatea, Maddalena, Marta e Filippo Benizi di Giovanni Bellini, un’opera ricca di dettagli naturalistici, ricchi di simbologie come i tre alberi di fico, ulivo e melo, un chiaro riferimento alla meditazione sulla passione di Cristo, il dolore della Vergine Maria e la resurrezione che vince sul peccato originale. 

Sala IV

In questa sala spicca l’opera – anche se dalle piccole dimensioni – di Piero della Francesca, San Girolamo e un devoto, uno dei rari casi in cui appare la firma dell’artista. 
Due curiosità su questo dipinto: la prima riguarda i personaggi raffigurati, San Gerolamo, vestito con una tunica stretta in vita e Il devoto che ha le sembianze del committente, Girolamo di Agostini Amadi; la seconda curiosità invece riguarda il paesaggio sullo sfondo, che ricorda Borgo Sansepolcro, luogo di nascita di Piero della Francesca.

Sala VIII

Nella Sala VIII sono esposte due opere molto famose: La vecchia e La Tempesta entrambe del Giorgione, originariamente appartenenti alla collezione Vendramin, dove sono state fino al 1601. 
La perfezione e i minuziosi dettagli di queste opere stupiscono ancora oggi i migliaia di visitatori e appassionati d’arte che visitano le Gallerie dell’Accademia.

Sala X

Procedendo oltre, ci fermiamo ora nella Sala X dove è custodito il dipinto di Paolo Veronese dedicato alla Battaglia di Lepanto: Allegoria della battaglia di Lepanto.
Qui, Venezia è raffigurata come una donna vestita di bianco, dietro di lei la figura di un leone rende inequivocabile l’interpretazione. Il sole illumina le navi veneziane, vincitrici della battaglia, mentre quelle turche cadono nelle tenebre. 

Sala XX

In questa sala ti invitiamo a fermarti davanti alla Processione in piazza San Marco di Gentile Bellini, un vero e proprio salto indietro nel tempo, in una Venezia viva e molto partecipe. 
Soffermati ad osservare i vestiti dei presenti, scoprendo le mode del momento e i colori più in voga.

Sala XXIV

Qui si trova La presentazione della Vergine al Tempio con i confratelli della Scuola Grande della Carità del celebre Tiziano Vecellio, dipinto olio su tela eseguito tra il 1534 e il 1538. 
Una curiosità su quest’opera: i gradini della scalinata sono 15, esattamente come i Salmi recitati dai pellegrini lungo la via verso il Tempio di Gerusalemme.

Il piano terra delle Gallerie dell’Accademia: cosa vedere assolutamente
Il piano terra delle Gallerie dell’Accademia è dedicato alla scultura, più che alla pittura. Qui, infatti, troviamo i gessi e i bozzetti del Canova e qualche importante busto, come quelli dei pittori Tiziano e Bellini, realizzati da Rinaldi Rinaldo. 

Se hai trovato interessante questa mini-guida delle cose da vedere alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, ti consigliamo di stamparla e portarla con te durante la visita. 
Se vuoi sapere se una particolare opera è esposta o è in restauro, puoi consultare il link dedicato sul sito del museo
Un ultimo suggerimento: prenota il biglietto online per la tua visita direttamente sul sito, se invece hai acquistato la carta Venezia Unica, il biglietto è già incluso. 

 

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Cosa vedere a Venezia in 3 giorni

What to see in Venice in 3 days

Solitamente consigliamo ai nostri ospiti di pianificare un soggiorno di almeno 3 giorni a Venezia, perché per la nostra esperienza rappresentano il giusto compromesso per godere delle bellezze della città e delle sue isole, senza stress e con i giusti ritmi.

Venezia è una città ricca di cose da vedere che non basterebbe una vita per scoprirla tutta, ma per assaporare la sua vera essenza, avvicinarsi alla sua realtà così unica al mondo, 3 giorni possono essere una buona soluzione, soprattutto se Venezia è la tappa di un viaggio più ampio.

All’Arcadia Boutique Hotel abbiamo realizzato una piccola guida pensata apposta per te che sei o sarai nostro ospite su cosa vedere a Venezia in 3 giorni, che ti invitiamo a stampare e a utilizzare durante il tuo soggiorno nel nostro piccolo hotel di charme. 

Giorno 1 – zona Rialto e San Marco

Come primo giorno a Venezia ti consigliamo di dedicarti alle zone più importanti e famose della città, che dal nostro hotel puoi raggiungere comodamente con una rilassante passeggiata lungo Strada Nuova. 
Puoi scegliere se raggiungere il Ponte di Rialto e il Mercato a piedi, raggiungendo Campo Santi Apostoli e poi Campo San Bartolomeo oppure fermarti presso lo stazio di Santa Sofia (vicino a Palazzo Ca’ D’Oro) e prendere la gondola-traghetto e attraversare il Canal Grande. Il Mercato del pesce di Rialto è proprio sulla sponda opposta. 

Una volta qui, puoi fermarti ad ammirare la tabella di marmo appesa alla parete, che indica le misure che ogni pesce doveva rispettare per essere venduto al mercato.

Da qui puoi raggiungere il maestoso Ponte di Rialto in pochi minuti, passando per la zona chiamata dell’Erbaria, in cui sorge la chiesa di San Giacometo, la più antica di tutta Venezia.

Dal Ponte di Rialto – qui la foto alla vista sul Canal Grande è d’obbligo – prosegui in direzione San Marco, attraverso le Mercerie, zona di botteghe in cui fermarsi a fare un po’ di shopping. Una volta a San Marco, fermati per una pausa caffè in uno dei bar storici della piazza, il Florian o il Quadri, per poi dirigerti a Palazzo Ducale.

La visita a Palazzo Ducale dura circa un paio d’ore, ma ne vale assolutamente la pena. Ti consigliamo di approfittare del pomeriggio per visitare la Basilica di San Marco, il Campanile per godere di una vista mozzafiato sopra la città, e il Museo Correr, con la sua spettacolare sala da ballo voluta da Napoleone e i gessi del Canova.

Tornando indietro verso l’hotel puoi fermarti a fare un aperitivo con il tipo spritz veneziano, puoi scegliere di berlo in uno dei bacari che abbiamo testato per te, oppure c’è sempre la nostra terrazza con vista a tua disposizione, da cui puoi goderti i colori del tramonto.

Giorno 2 – Tour delle isole della laguna

Il secondo giorno a Venezia ti consigliamo di dedicarlo alla vista delle sue isole più importanti: stiamo parlando di Burano, Murano e Torcello. In questo articolo abbiamo realizzato una breve guida che può aiutarti ad organizzare la tua giornata tra le isole della laguna veneziana, includendo una visita a una delle storiche fornaci di Murano, per assistere alla creazione del famosissimo e pregiato vetro di Murano con la tecnica della soffiatura.

Dopo una giornata così intesa, la sera ci vuole qualcosa di rilassante, come uno spettacolo di musica al Teatro la Fenice (se non sai cosa richiede il Dress-Code non preoccuparti, abbiamo scritto un articolo proprio su questo!).

Giorno 3 – Giro in Gondola, Ghetto Ebraico, Palazzo Mocenigo e le chiese più belle della città

Come terzo e ultimo giorno a Venezia, abbiamo una proposta di itinerario davvero interessante, ma prima vogliamo ricordarti che non dovrai preoccuparti delle valigie: anche se dovrai lasciare la stanza, possiamo occuparci noi di tenere al sicuro i tuoi bagagli fino al tuo ritorno, ti basterà comunicarcelo al momento del check-out.

Ma veniamo alla proposta per questo terzo giorno a Venezia, iniziando dalla visita di due delle chiese più belle della città: la chiesa della Madonna dell’Orto – di cui raccontiamo la leggenda in questo articolo dedicato alle 5 chiese da vedere assolutamente –  in cui e la Basilica di San Giovanni e Paolo, dove sono sepolti moltissimi dogi che hanno fatto la storia di Venezia. 

Da qui, ti consigliamo di prendere il vaporetto e di scendere a San Stae, per raggiungere Palazzo Mocenigo in cui ha sede il Museo del Profumo. Sarà un tour incredibile, alla scoperta di una Venezia di cui non si parla spesso.

Infine, per concludere la giornata, ecco altri due consigli: una passeggiata per il Ghetto Ebraico, a pochi passi dal nostro hotel, e un giro di mezz’ora o un’ora in gondola, tra i canali interni della città, per conoscere Venezia dal punto di vista dell’acqua. 

Siamo arrivati al termine di questi tre giorni a Venezia, ma speriamo di vederti tornare presto, perché ci sono ancora tante cose da vedere in questa città senza tempo e tanti consigli che vogliamo condividere con te!

 

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Cosa vedere a Venezia in 2 giorni

Cosa vedere a Venezia in 2 giorni

Due giorni a Venezia sono un tempo abbastanza ragionevole da dedicare a una città così ricca di cose da vedere e di storia da scoprire, anche se non basterebbe una vita intera per conoscerla affondo. 

Vista la quantità di cose da vedere a Venezia, non è sicuramente facile scegliere a cosa dare priorità, specie per chi si trova a passeggiare tra le sue calli e i suoi campi per la prima volta, ecco perché abbiamo pensato di creare una mini-guida per visitare Venezia in 2 giorni, da poter stampare e portare con sé una volta qui. 

Leggi anche: Perché un giorno a Venezia è troppo poco

Giorno 1

Il primo giorno ti consigliamo di dedicarlo alle attrazioni principali e a prendere confidenza con la città. Venezia è un labirinto in cui è facile perdersi, ma è proprio questo il modo migliore per scoprirne i segreti più  nascosti e inaspettati.

Come primo giorno a Venezia, comunque, ti consigliamo di visitare Palazzo Ducale, magari prenotando in anticipo un tour degli itinerari segreti, il Ponte dei Sospiri, Piazza San Marco con la sua maestosa Basilica, la pizzetta dei leoncini e il Campanile di San marco e, infine, la zona di Rialto, passando per le Mercerie – il luogo perfetto per fare un po’ di shopping.  

Una volta arrivato in zona Rialto, visto che ormai sarà pomeriggio, approfittane per ammirare Venezia dall’alto salendo sulla terrazza del Fondaco dei Tedeschi e per concederti un aperitivo in pieno stile veneziano, con un ottimo spritz e qualche “cicchetto” in Erbaria ammirando la chiesa più antica di tutta Venezia: San Giacometo. 

La sera, un salto al Casinò di Venezia o al Teatro la Fenice potrebbero essere un buon modo per passare una serata diversa dal solito!

Giorno 2

Il secondo giorno ti consigliamo di visitare la zona del Ghetto Ebraico, uno dei più antichi d’Europa, suddivisa in Ghetto Nuovo, Ghetto Vecchio e Vecchissimo
Puoi anche approfittarne per regalarti un tour in gondola, solitamente hanno una duranta di un’oretta, così da scoprire Venezia dal suo lato più affascinante: dall’acqua. 

Nel pomeriggio, se sei un amante dei musei ti consigliamo di visitare il Museo di Ca’ Rezzonico, sarà come tornare indietro nel tempo, al periodo di maggior splendore della Serenissima scoprendone gli usi e i costumi. 

Una volta fuori dal museo, prosegui in direzione Basilica dei Frari, una delle più belle e grandi chiese di tutta Venezia, con all’interno diverse opere d’arte del celebre Tintoretto. Qui è sepolto anche Tiziano Vecellio, in una tomba realizzata dal Canova, davvero spettacolare.

Oltre a questa proposta di itinerario, ti segnaliamo le 10 cose che non puoi assolutamente perderti a Venezia, in questo articolo.

 

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Venezia in gondola: 4 consigli per un’esperienza indimenticabile

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Fare un giro in gondola a Venezia è una di quelle cose da fare assolutamente durante un viaggio nella città più bella del mondo. Potrebbe suonare come un cliché, ma venire a Venezia e non vivere un tour in gondola per il Canal Grande o sulle acque di bacino San Marco, non sarebbe lo stesso.

Anche se verrai a Venezia solo per il weekend, il nostro suggerimento è quello di non perdersi un’esperienza così particolare, nell’unico luogo al mondo in cui è possibile viverla.

La gondola è di per sé un’imbarcazione affascinante, ricca di storia e di segreti, dalle forme sinuose ed eleganti. Ammirare Venezia, i suoi palazzi, i suoi ponti e le fondamenta dalla gondola è un’esperienza che vale la pena di essere vissuta e un modo del tutto diverso e originale per conoscere e visitare la città.

Se non hai mai provato l’ebbrezza di montare in gondola e solcare le acque dei canali veneziani, ecco qualche consiglio da tenere a mente.

  1. Scegli un tour che include i canali interni

    Le gondole sono nate come mezzo di trasporto per gli abitanti di Venezia e viste le loro dimensioni, riescono facilmente a navigare i canali interni della città. Il nostro consiglio è quello di scegliere un tour che includa anche un giro tra gli stretti canali interni, che spesso rivelano angoli nascosti che altrimenti non avresti mai l’occasione di scoprire.

  2. Il tour all’ora del tramonto è il più spettacolare

    Venezia con i colori del tramonto è qualcosa che nemmeno il quadro più bello potrebbe ritrarre e ammirarla seduti a bordo di una gondola, cullati dalle onde della laguna, è davvero un’esperienza che non ha eguali, specie se vissuta con la propria dolce metà a fianco.

  3. Se vieni a Venezia in estate, meglio il tour del mattino

    Venezia d’estate potrebbe essere davvero molto calda, specialmente in agosto, il nostro consiglio, dunque è quello di approfittare delle ore fresche del mattino per godersi un piacevole giro in gondola alla scoperta di Venezia, senza rischiare di stare troppo tempo sotto il sole (ogni tour infatti ha una durata di minimo 30 minuti).

  4. Fai un salto a vedere uno squero: il luogo dove nascono le gondole

    Gli squeri sono i luoghi in cui le gondole prendono vita, grazie alle capaci mani di abili artigiani, chiamati squerarioli. A Venezia esistono ancora diversi squeri, alcuni più famosi di altri, che è possibile visitare per vedere con i propri occhi le diverse fasi di realizzazione di una gondola. Il più famoso è quello di San Trovaso, nei pressi delle Zattere, ma il più antico si trova a pochi passi dal nostro hotel, in Calle de le Pignate e porta il nome Squero Casal dei Servi (visitabile su richiesta, compilando il form sul sito dell’Associazione Arzanà)

Quanto costa un giro in gondola a Venezia?

Per concludere, volevamo rispondere ad una delle domande che più ci vengono poste: il costo di un tour in gondola.
Il prezzo di un giro in gondola standard va da €80 ai €100, di giorno e parte dai €100 negli orari serali. Il prezzo può variare a seconda del tour che scegli di fare.

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Venezia e le sue isole: quali visitare assolutamente

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Tutti sanno che Venezia è circondata da isole, ma in pochi sanno che sono circa una settantina, per lo meno quelle di cui si conosce il nome. Non tutte queste isole sono visitabili e non tutte sono abitate o particolarmente interessanti da vedere, ma in questo articolo abbiamo pensato di raccogliere quelle che, secondo noi, rappresentano un vero gioiello della laguna e che vale la pena visitare.

Avrai sicuramente sentito parlare di Burano, Murano e Torcello, le tre isole probabilmente più famose in assoluto… il nostro viaggio virtuale alla scoperta delle isole veneziane, parte proprio da qui, perché non si può venire a Venezia e non vederne almeno una!

Burano, Murano e Torcello

Ognuna di queste tre isole è famosa per un motivo diverso: Burano per i suoi merletti e per le case dai colori sgargianti, Murano per il vetro – è qui che nascono le storiche fonderie dalle quali escono meravigliose opere d’arte, e Torcello per la sua basilica dedicata a Santa Maria Assunta, ricca di mosaici bizantini e per lo storico trono di Attila. 

Puoi raggiungere queste isole facilmente grazie alla linea 12 che parte da Fondamenta Nuove, oppure puoi prendere la linea 3 dalla Stazione e raggiungere Murano. 

In alternativa, puoi visitare le tre isole con un tour privato, ce ne sono diversi e se non sai quale scegliere saremo felici di aiutarti. 

Leggi anche: Cosa fare a Torcello

Sant’Erasmo, l’orto di Venezia

Vicino alle tre isole più famose si trova anche l’isola di Sant’Erasmo, meno conosciuta, ma di fatto ben più estesa delle altre. Qui si trovano gli orti di Venezia, è infatti qui che si coltivano le cosiddette “castraure” insieme a tanti altri tipi di ortaggi. 

Le “castraure” non sono altro che i carciofi violetti dell’isola, delle vere prelibatezze disponibili solo in alcuni periodi dell’anno. Nel mese di maggio, sull’isola ha luogo anche la Festa del Carciofo Violetto, un’occasione unica per mischiarsi con la gente del posto e gustare le castraure preparate in diversi modi.

San Francesco del deserto

Se hai mai sognato di passare qualche ora in paradiso, questo è il luogo dove il tuo desiderio potrebbe diventare realtà. A poca distanza da Murano, si trova questa piccola isola in cui sorge un monastero abitato dall’ordine dei Francescani. 

L’isola è un’isola di preghiera, in cui la pace e la tranquillità hanno trovato il loro luogo ideale, ed è visitabile. I frati dell’isola sono sempre disponibili per un tour guidato, alla scoperta della sua storia.

Leggi anche: Le isole minori da visitare a Venezia

Lido di Venezia

Famosa per via della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Lido è la cosiddetta “spiaggia di Venezia”, perché è qui che le famiglie veneziane vengono al mare in giornata. Il Lido di Venezia, però, non è solo Mostra del Cinema e spiaggia, ma è anche l’isola in cui si amministrava la giustizia ai tempi della Serenissima. 

Ti consigliamo, infatti, di prendere una bici a noleggio o l’autobus per raggiungere la zona di Malamocco, un piccolo scrigno di antichità che ha la capacità di trasportati indietro nel tempo. 

Di fronte, puoi anche ammirare da lontano, la famosa isola di Poveglia, conosciuta per la leggenda di fantasmi che la avvolge. 

Isola di San Giorgio Maggiore

Quest’isola ha il privilegio di sorgere proprio di fronte a Palazzo Ducale, in bacino San Marco. L’isola è piccola, ma vale la pena visitarla per l’antica biblioteca all’interno del monastero, il labirinto e per ammirare la bellezza di Venezia dall’alto del suo campanile.

Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo dedicato all’isola di San Giorgio Maggiore.

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Biglietti per Palazzo Ducale a Venezia: dove acquistarli e quanto dura la visita

Doge's Palace in Venice where to buy tickets

Visitare Palazzo Ducale rientra sicuramente in una delle 10 cose da vedere assolutamente Venezia. Dopotutto è uno dei simboli della città e di quella che un tempo era una delle Repubbliche marinare più forti del mondo. 

Milioni di persone ogni anno si fermano, anche solo dall’esterno, per ammirarne la struttura in tipoco stile gotico veneziano e la sua figura imponente, che si affaccia sul bacino San Marco. I turisti più saggi, però, scelgono di acquistare il biglietto e di entrare e di perdersi tra le sue maestose sale, sognando come poteva essere la vita di palazzo, durante il massimo splendore della Serenissima e magari scoprire i tanti passaggi segreti, che nasconde.

In questo articolo troverai tutte le informazioni necessarie sui costi dei biglietti per Palazzo Ducale e le indicazioni per acquistarlo comodamente online, approfittando magari anche del servizio “salta coda”. 

Quanto costa il biglietto per Palazzo Ducale a Venezia?

Il costo del biglietto intero per la visita a Palazzo Ducale è di 25,00€, mentre il biglietto ridotto ha un prezzo di 13,00€ e include anche la visita a Museo Correr, al Museo Archeologico Nazionale e alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.

Palazzo Ducale offre anche un tour meno canonico, più curioso e originale, quello degli Itinerario Segreti, che ha un costo di 28,00€ (biglietto intero) e 15,00€ quello ridotto. 

Se ti abbiamo incuriosito, ti consigliamo di leggere l’articolo sugli Itinerari Segreti a Palazzo Ducale del nostro blog. 

Dove acquistare biglietti per Palazzo Ducale a Venezia?

Puoi acquistare i biglietti per Palazzo Ducale direttamente online sul sito ufficiale, oppure attraverso la VeneziaUnica City Pass, una tessera promossa dal Comune di Venezia, che ti permette di visitare la città senza stress e ti dà l’accesso a diverse scontistiche sui trasporti, mostre, musei e molto altro ancora.

Se pianifichi di venire a Venezia con altre coppie di amici e vuoi visitare Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco puoi scegliere un tour guidato con biglietto Salta la Coda incluso, della durata totale di 3 ore. 

Quanto ci si mette a visitare Palazzo Ducale a Venezia?

La visita a Palazzo Ducale dura almeno 2 ore, ma ti consigliamo di considerarne almeno 3 per poter ammirare ogni stanza con calma. 

Se poi sceglierai di visitare anche gli altri musei inclusi nel biglietto, ti consigliamo di dedicare l’intera giornata alla zona di Piazza San Marco, magari facendo una pausa per pranzo in uno dei ristorantini lì vicino. 

Se avrai bisogno di un consiglio per scegliere cosa mangiare a Venezia di tipico, saremo felici di darti qualche suggerimento!

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Biennale di Venezia 2022: come arrivare e dove acquistare i biglietti

Fin dai tempi della Serenissima, Venezia si è distinta per le sue bellezze architettoniche, per il suo gusto artistico e per l’amore verso tutto ciò che è arte e cultura, non è un caso quindi che sia la città in cui nasce la Mostra Internazionale di Arte Contemporanea più famosa al mondo: la Biennale. 

Il suo nome deriva dal fatto che inizialmente, la manifestazione veniva organizzata con cadenza, appunto, biennale, ad eccezione della Mostra del cinema che nel 1935 divenne annuale.

Lo scopo di questo evento è, ed è sempre stato, quello di dare voce a nuove tendenze artistiche provenienti da ogni parte del mondo. Ogni anno infatti vengono allestiti ben 29 padiglioni dedicati ad altrettanti paesi, presso i Giardini, ma negli ultimi anni la Biennale di Venezia non è localizzata solo qui, vicino all’Arsenale, ma in tutta la città con ben 1700 mdi aree espositive, distribuite in tutti i sestieri. 

In pochi sanno che la Biennale di Venezia e la Mostra del cinema sono le manifestazioni più antiche, ancora esistenti, di questo tipo. Quest’anno siamo alla 59° edizione e il titolo dell’evento è “Il latte dei Sogni” e aprirà dal 23 aprile al 27 novembre 2022. 

Il tema della Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea 2022

Quest’anno gli artisti affronteranno un tema davvero molto importante: la trasformazione. 

Attraverso le opere esposte vivrai un viaggio magico alla scoperta delle metamorfosi dei corpi, in risposta a un momento storico in cui la sopravvivenza dell’uomo è fortemente minacciata, ma non solo. 

Tra le aree tematiche ci sarà anche spazio per parlare del rapporto tra uomo e tecnologia, e il legame che indissolubilmente lega ogni essere vivente alla terra. Sarebbe un peccato perdersela no?

Come arrivare alla biennale di Venezia

Dal nostro hotel, arrivare alla Biennale di Venezia è molto semplice. Se hai voglia di passeggiare, puoi raggiungere i Giardini a piedi, con una camminata di circa 45 minuti, percorrendo Strada Nuova, passando per Piazza San Marco e davanti a Palazzo Ducale, per poi proseguire lungo Riva degli Schiavoni.

Se invece hai acquistato la VeneziaUnica City Pass nella versione Gold che include i trasporti pubblici o semplicemente preferisci raggiungerla via acqua, puoi prendere la linea 5.1 del vaporetto, alla fermata Guglie, a 5 minuti a piedi dal nostro hotel e scendere poi all’imbarcadero Giardini Biennale “b”. Il tempo di percorrenza è di 39 minuti circa. 

Dove acquistare i biglietti per la Biennale di Venezia

Puoi acquistare i biglietti comodamente online sul sito ufficiale della Biennale di Venezia. Il costo del biglietto intero è di 25,50€ e non è rimborsabile. Se però possiedi la Biennale Silver Card, non dovrai pagare nulla. Se hai più di 65 anni, il prezzo del biglietto è di 20,50€.  

Quanto tempo ci vuole per visitare la Biennale

La risposta è dipende. Per visitare i 29 padiglioni localizzati ai Giardini e la parte dell’esposizione ospitata all’interno dell’Arsenale noi consigliamo almeno 2 giorni. Se però l’intenzione è di dedicare un po’ di tempo anche alle mostre collaterali in giro per la città, allora consigliamo un soggiorno di almeno 4 o 5 giorni, per potersi godere anche un po’ la bellissima città di Venezia. 

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Leggi anche: https://www.hotelarcadia.net/exhibition/self-guided-walking-tour-venice-easy-drinking-water/

Cosa vedere al Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

What to see at the Guggenheim Museum in Venice

La Collezione Peggy Guggenheim è sicuramente uno dei musei più importanti da vedere a Venezia e non solo perchè rappresenta una delle migliori collezioni di opere d’arte dell’Arte Contemporanea presente in città, ma anche per l’edificio in cui è ospitata. Infatti, il palazzo Ca’ Venier dei Leoni – questo è il suo vero nome – ha una struttura davvero inusuale rispetto a tutti gli altri edifici affacciati sul Canal Grande: ha solo due piani.

Il palazzo, infatti, doveva essere ben più alto e maestoso rispetto a quello sul lato opposto del canale, di proprietà della famiglia Correr, ma qualcosa accadde. Nessuno sa di preciso pechè i lavori di costruzione del palazzo sono stati interrotti, forse per la mancanza di fondi oppure perchè la potente famiglia Correr fece tutto quanto era in suo potere per evitare che il palazzo di fronte lo superasse in altezza e gli coprisse così la visuale. D’altronde non era raro che tra nobili ci si facesse i dispetti.

Ma veniamo a noi e scopriamo cosa aspettarci da una visita alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.

Cosa vedere la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

Innanzitutto, c’è la collezione permamente con i pezzi raccolti da Peggy Guggenheim stessa, che include opere d’arte del periodo cubista e futurista, dei dipinti metafisici e astratti provenienti dall’Europa, e ancora scultura all’avanguardia e molto altro, realizzati da artisti del 20° secolo come Picasso, Braque, Duchamp e Kandinsky.

Sicuramente questa collezione è il cuore pulsante del museo, che però ospita anche altri tipi di opere d’arte e collezioni, come ad esempio quella di Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, presente dal 2012.

Nel giardino del palazzo, alcune sculture di Calder, Caro, Holzer e altri artisti simili sono esposte come parte della collezione permanente.

Durante l’anno, inoltre, vengon ospitate diverse esposizioni temporanee.

La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia: biglietti e sconti

Visitare la Collezione Peggy Guggenheim costa circa 15 euro a persona, ma se viaggi con bambini al di sotto di 9 anni, sappi che il loro biglietto è gratuito. Se possiedi la CartaFreccia e un biglietto del treno per Venezia, puoi approfittare della promozione “2 al prezzo di 1”.

Questi sono solo due esempi degli sconti possibili, ma sul sito ufficiale del museo sono riportate tutte le scontistiche previste.

Se hai giò acquistato o hai intenzione di acquistare la carta Venezia Unica, puoi comprare il biglietto direttamente online.

Altre informazioni utili

Non distante dalla Collezione Peggy Guggenheim, si trova una delle più belle chiese di Venezia: la Basilica della Madonna della Salute. Questa basilica è impotantissima per i veneziani, dal momento che è stata eretta per ringraziare la Madonna per la fine della terribile peste. Puoi leggere l’intera storia nell’articolo che abbiamo dedicato alla Festa della Madonna della salute, sul nostro blog.

Se poi stai ancora organizzando il tuo viaggio a Venezia, potranno esserti utili questi articoli:

Ovviamente, se avrai bisogno di qualche consiglio legato al tuo soggiorno a Venezia, saremo ben lieti di aiutarti.

Lio Piccolo: per una gita giornaliera fuori Venezia

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Se ami essere circondato dalla natura, Lio Piccolo è il posto perfetto per una gita in giornata, appena fuori Venezia. Lio Piccolo è una località un po’ sperduta, nei pressi di Treporti, situata nella parte nord della Laguna di Venezia. La caratteristica principale di questo luogo è il fatto si essere immerso in un panorama unico nel suo genere, fatto di canali, isolotti e valli da pesca (zone della laguna delimitate da argini e dedicate alla vallicoltura, un genere di itticoltura estensiva risalenti al Medio Evo. Una strada panoramica collega Treporti fino al punto più lontano di Lio Piccolo, dove si trova un antico ristorante.

Cosa vedere e cosa fare a Lio Piccolo

Ci sono diverse cose che puoi fare a vedere a Lio Piccolo, specialmente se se un amante dello sport e della storia. La strada panoramica, di cui abbiamo accennato nel paragrafo introduttivo, è l’ideale per dei tour in bicicletta alla scoperta delle diverse specie animali che abitano questo luogo. Lungo la strada troverai una serie di cartelli illustrativi, con la descrizione di tutti gli animali che potresti incontrare, come ad esempio gli aironi, i cormorani e il cavaliere d’Italia.

Se però fare sport non ti piace più di tanto, puoi sempre darti al birdwatching, mettendoti comodamente seduto e godendoti il primo sole primaverile. Rimanendo in tema di sole, Lio Piccolo è anche un punto da cui ammirare meravigliosi tramonti.

Se ti piace visitare luoghi storici, Lio Piccolo non ti deluderà. Sapevi che è uno dei più antichi insediamenti della laguna veneziana? Durante l’Impero Romano, infatti, era un importante scalo commerciale tra le città di Altino e Lio Maggiore.

Oggi Lio Piccolo conta circa 500 abitanti, una piccola piazzata e un antico campanile di origine armena che puoi visitare in autonomia, lasciando magari un’offerta all’entrata per il suo mantenimento.

Il nostro consiglio è quello di esplorare Lio Piccolo in bicicletta, senza fretta, percorrendo fino in fondo la strada panoramica. Fai attenzione però, la strada è stretta e talvolta passando anche delle auto.

Lio piccolo: una gita in giornata fiori Venezia per ammirare i fenicotteri rosa

Tra gli animali che vivono in questo luogo davvero unico, ce n’è uno che davvero non ti aspetteresti di trovare qui: il fenicottero rosa.

Esiste, infatti, una comunità di fenicotteri che qualche anno fa si è stabilita a Lio Piccolo, scegliendo questi canali e queste barene come casa. Non è facile scorgerli però, dipende molto anche dalla stagione, ma ti assicuriamo che vederli anche da lontano è un’emozione grande e un ricordo che ti rimarrà per sempre.

Ad essere onesti, questi fenicotteri non sono proprio rosa, ma hanno una colorazione che tende al bianca, a causa del tipo di alimentazone che hanno qui. In laguna, infatti, non ci sono gamberetti o altri organismi contenti i carotenodi (tipo di pigmento), da cui i fenicotterei prendono il colore del piumaggio, ciononostante sonougualmente belli ed eleganti.

Come raggiungere Lio Piccolo

Ti abbiamo incuriosito? Ora ti sveliamo come raggiungere questo piccolo paradiso. Se sei arrivato a Venezia in auto e l’hai parcheggiata presso uno dei garage di Piazzale Roma (qui puoi leggere un articolo riguardo dove parcheggiare a Venezia) puoi utilizzarla per arrivare a Lio Piccolo. Se, invece, sei arrivato a Venezia in treno o in aereo, potrai prendere il traghetto che parte da Fondamenete Nove (a pochi minuti dal nostro hotel) fino a Treporti, dopodiche potrai noleggiare una bici, prendere un taxi o scegliere di fare una lunga passeggiata.

Se sei alla ricerca di qualche altra idea per una gita in giornata fuori Venezia, ti consigliamo di leggere i nostri articoli su un giorno tra Murano, Burano e Torcello e 5 idee per una gita in giornata da Venezia in treno. Ovviamente, se avessi qualche domanda o dubbio, non esitare a porcelo.

10 cose che devi assolutamente fare a Venezia

10 best things to do in Venice on your first time

Non ci sono dubbi sul fatto che Venezia meriti di essere visitata, ma essendo una città così unica e affascinante, ricca di storia, monumenti e antichi palazzi, è assolutamente lecito domandarsi quali sono le cose da non perdere, specialmente durante il primo viaggio qui.

Dal momento che la maggior parte dei nostri ospiti, una volta arrivati in hotel, ci chiede informazioni e consigli sui luoghi da visitare e le particolarità da scoprire, abbiamo pensato di raccogliere in un articolo tutti i nostri suggerimenti. Grazie a questa guida potrai organizzare più facilmente il tuo viaggio, sapendo esattamente dove alloggiare a Venezia, cosa vedere e cosa fare a seconda delle tue necessità e intenzioni.

1. Piazza San Marco e la Basilica omonima

Avrai sicuramente visto migliaia di foto che ritraggono la piazza più famosa della città e, in qualche modo, è probabile che tu conosca diverse cose su di lei anche senza averla ancora vista. Vedere Piazza San Marco di persona, però, è davvero tutta un’altra cosa. Dopotutto, non è un caso che Napoleone l’abbia battezzata “la più bella sala da ballo d’Europa”.

Piazza San Marco è stata scenario di diversi eventi nei secoli e, ancora oggi, è uno dei luoghi migliori da cui guardare lo spettacolo dei fuochi d’artificio della Festa del Redentore e al tradizionale Volo dell’Angelo durante il Carnevale di Venezia. La Basilica omonima è sicuramente una delle attrazioni di maggior importanza qui, anche perchè un tempo non era una chiesa qualunque, bensì la Cappella Dogale.

Vistare la Basilica è gratuito, ma proprio per questo devi considerare il tempo che spenderai in coda per entrare, ma mentre aspetti, puoi sempre leggerti il nostro articolo su alcuni fatti curiosi che hanno interessato la Basilica di San Marco.

2. Il Palazzo Ducale

Non distante dalla piazza, si trova il Palazzo Ducale, dove il governatore di Venezia – il doge – aveva la sua sede e da cui amministrava la giustizia della città. Visitarlo è sicuramente una delle 10 cose che devi fare assolutamente a Venezia, a questo proposito ti consigliamo di prenotare la visita guidata dedicata agli itinerari segreti del Palazzo Ducale. Inoltre, solitamente negli Appartamenti del Doge è spesso presente una mostra.

3. Il Campanile di San Marco

Fermiamoci ancora un attimo in Piazza San Marco, perchè qui c’è un’altra cosa che non puoi perderti: il Campanile di San Marco. Quello che vedi non è l’originale, che è crollato agli inizi del ‘900, ma la sua esatta copia. La loggia, invece, ai suoi piedi, dove oggi ha sede la biglietteria, progettata dal Sansovino, risale al 1546. Lunga coda a parte, vedere Venezia dall’alto merita davvero il tempo speso ad aspettare il proprio turno per salire.

4. Il Ponte dei Sospiri

Ci sono moltissimi ponti a Venezia, per l’esattezza sono poco più di 400, ma il Ponte dei Sospiri non è un ponte qualunque, ma quello che collega il Palazzo Ducale a quello delle Prigioni Nuove. Non essendo un ponte pubblico, lo puoi attraversare godendoti la vista sull’Isola di San Giorgio Maggiore, solo visitando il Palazzo Ducale. Se vuoi saperne di più riguardo la sua storia, ti invitiamo a leggere l’articolo che gli abbiamo dedicato.

5. Il Ponte di Rialto e il Mercato del Pesce

Una delle icone di Venezia è sicuramente il Ponte di Rialto e il suo mercato, che puoi raggiungere da nostro hotel in soli pochi minuti, grazie al servizio di gondola-traghetto che parte dallo stazio di Santa Sofia e raggiunge la loggia del Mercato del pesce in soli 2 minuti di traversata. Se poi sei alla ricerca di un souvernir da portare a casa, questo è sicuramente un luogo dove trovarne diversi.

6. Il Teatro La Fenice

Il Teatro la Fenice di Venezia è un edificio di straordinaria bellezza, in cui regalarsi una serata diversa dal solito, fatta di buona musica lirica. Se ti stai domandando cosa mettere in valigia per essere ammesso in questo antico teatro, abbiamo scritto per te un articolo dedicato al dress-code della Fenice.

7. Il Casinò di Venezia

Sapevi che il casinò più antico d’Europa è proprio quello di Venezia? Si trova nel sestiere di Cannaregio, non troppo distante dal nostro hotel, ospitato all’interno di palazzo veneziano che porta il nome di Ca’ Vendramin Calergi. La storia del Casinò di Venezia è molto curiosa e misteriosa che solo per questo merita di essere visitato, per vedere da vicino il luogo in cui ha avuto luogo l’assassinio di un nobile veneziano.

Ovviamente, non è da dimenticarsi che anche il casinò ha un dressa-code ben preciso.

8. I giardini segreti di Venezia

Venezia è piena di sorprese, infatti, tra le calli e i campi si nascondono diversi giardini segreti, solitamente circondati da alte mura e cancelli decorati. Ti consigliamo di trovare il tempo di andare a visitarne almeno uno, per renderti conto della loro bellezza, magari seguendo la guida su giardini segreti di Venezia che abbiamo scritto.

9. Le chiese di Venezia

Ci sono 137 chiese a Venezia, ma di certo non ci aspettiamo tu riesca a vederle tutte! Ecco perchè abbiamo collezionato in un articolo apposito le chiese di Venezia da vedere assolutamente, che noi consigliamo di visitare. Puoi scegliere di stampare e portare con te questa guida, ma se mentre passeggi per Venezia ti trovassi di fronte a una chiesa che attira la tua attenzione e che non appare neulla nostra guida, non esitare ad entrarci, potrebbe davvero stupirti!

10. Musei e Gallerie d’arte

Se ami frequentare musei e mostre, Venezia è decisamente la città che fa per te, infatti ci sono moltissime mostre – oltre che musei – in città, da quelle permanenti a quelle temporanee, e siamo sicuri non rimarrai deluso da nessuna. Se poi sceglierai di alloggiare presso il nostro hotel, saremo ben lieti di fornirti qualche altro consiglio perchè tu possa godere appieno del tuo viaggio a Venezia.

Vuoi qualche altro suggerimento per pianificare il tuo soggiorno a Venezia? Ecco qualcosa che potrebbe interessarti: Cucina veneziana, 5 cose che puoi assaggiare solo a Venezia.

Ecco perchè un giorno a Venezia è troppo poco

Venice in one day: why it's not enough

Venezia è una città piccola se ci fermiamo alle sue dimensioni, ma questo può forviare chi sta organizzando un viaggio qui. Potresti pensare che non è nulla in confronto a una città come New York, che si estende per ben 783.8 km² (mentre Venezia nasce su un’area di appena 414.6 km²), ma questo non significa che un giorno sia sufficiente per visitarla e ti diremo perchè.

Non è un caso che la lunghezza media di un soggiorno presso il nostro hotel sia di 3-4 giorni, infatti, i nostri ospiti sono ben consapevoli che una città come Venezia ha bisogno del suo tempo per essere prima di tutto conosciuta e poi esplorata, ma se non hai davvero alternative, ecco un articolo dedicato a <cosa vedere a Venezia in un giorno.

Perchè non dovresti dedicare a Venezia un giorno solo

Non appena uscirai dalla stazione dei treni di Venezia, siamo sicuri sarai d’accordo con noi: Venezia è un vero e proprio tesoro, ricco di cose così preziose da non riuscire fisicamente in un giorno a vederle tutte.

La prima ragione per cui un giorno a Venezia è davvero troppo poco è proprio il fatto che è un museo a cielo aperto: da qualsiasi parte il tuo sguardo si perda, troverai qualcosa di interessate e affascinante da fotografare e su cui soffermarti con stupore e ammirazione. Ci sono fin troppe cose da vedere a Venezia, tanto che una sola vita non basterebbe!

Un altro motivo per cui dovresti considerare di spendere più di un giorno a Venezia riguarda gli spostamenti. Come ben sai a Venezia non ci sono auto, dunque non puoi pensare di poterti spostare da un punto all’altro della città con la stessa velocità, dal momento che dovrai fare affidamento sui tuoi piedi o sui mezzi pubblici, come il vaporetto (a questo proposito ricordati di acquistare la carta Venezia Unica che ti permetterà di accedere a diversi sconti sui trasporti e sui musei della città. Come puoi immaginare, i tempi in questo modo si dilatano e non poco.

Leggi anche: Dove parcheggiare a Venezia

Venezia è nata per essere visitata con un ritmo lento, cosa che cozza sicuramente con l’idea di viverla in sole 24 ore. Perdersi a Venezia è parte del gioco, esistono infiniti itinerari da seguire e creare tu stesso, come il nostro tour a piedi di Cannaregio, sestiere in cui si trova il nostro hotel. Stai pianificando vedere le isole di Burano e Murano? Un giorno non è abbastanza, a meno che tu non sia stato qui in precedenza e voglia dedicare l’intera giornata alla scoperta delle maggiori isole veneziane.

Inoltre se pensi di fare un giro in gondola, cosa che per altro consigliamo caldamente, il momento migliore per farlo è al tramonto per godersi i colori del sole sulla laguna veneziana.

Quindi, quanti giorni servono per vistare Venezia?

Difficile a dirsi, ma pensiamo che il giusto compromesso possa essere circa 3 giorni: uno per conoscere la città e poterla poi visitare senza stress, uno per vedere i luoghi più famosi e importanti e l’ultimo per fare un tour delle isole di Venezia.

Se hai l’occasione di stare più di 3 giorni a Venezia, potresti anche pensare di fare una gita fuori porta in giornata. A questo proposito di consigliamo il nostro articolo sulle 5 gite fuori porta da Venezia da cui puoi prendere ispirazione.

Poi, se vuoi approfittarne per andare sulle montagna, ecco il nostro articolo su come raggiungere le Dolomiti da Venezia in un giorno.

Ultimo, ma non meno importante, se prenoti il tuo soggiorno in anticipo, puoi godere della nostra offerta speciale!

Come e dove creare la propria maschera per il Carnevale di Venezia

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maschere di Carnevale veneziane sono famose in tutto il mondo, e non è un caso che la maggior parte delle persone che vistano Venezia tornino a casa con una maschera originale nel proprio bagaglio.

Nel caso in cui tu ti stia chiedendo perché le persone amino le maschere veneziane, la risposta è semplice: prima di tutto perché sono dei veri e propri capolavori artistici e in secondo luogo per la loro storia. Se sei curioso di conoscerla, ti invitiamo a leggere il nostro articolo riguardo , sul nostro blog. Molte persone sanno di poter acquistare praticamente qualsiasi maschera una volta arrivati a Venezia, ma spesso la cosa che non sanno è che potrebbero cimentarsi loro stessi nella realizzazione di una vera maschera di Carnevale veneziana, sotto una guida molto capace e paziente di un “mascarere” (colui che appunto, realizza maschere di mestiere).

Dove puoi cimentarti nella creazione di un’autentica maschera veneziana? È presto detto, in questo articolo abbiamo raccolto tre dei laboratori di maschere che solitamente suggeriamo ai nostri ospiti.

Dove creare la tua maschera di Carnevale veneziana

Ci sono diversi atelier a Venezia che organizzano corsi di laboratorio per la creazione di maschere veneziane, ma noi vogliamo presentarti solo quelli che abbiamo testato in prima persona.

– La Bauta: probabilmente uno dei più famosi negozi di maschere fatte a mano di Venezia, ma che organizza anche dei laboratori per la creazione della propria maschera. Questo atelier si trova nel sestiere di Dorsoduro , a pochi passi da Campo San Barnaba, campo da cui sbuca Indiana Jones nel film L’Ultima Crociata. Non avrai sicuramente difficoltà a trovarlo, dal momento che appena fuori dalla porta d’ingresso è esposto un manichino vestito da Dottore della Peste.

Ca’ Macana: anche questo negozio si trova a Dorsoduro ed è aperto dal 1986, quando il Carnevale di Venezia torna al suo splendore di un tempo, dopo un lunga pausa di quasi due secoli. Il nome di questo atelier è molto conosciuto in città perchè ogni maschera venduta è realizzata a mano, ma soprattutto perchè i titolari, durante i workshop che vengono organizzati, non mancano di spiegare con estrema passione la storia delle maschere veneziane e del Carnevale stesso.

Tragicomica: questo negozio, invece, si trova a San Polo. Gualtiero Dall’Osto è il proprietario e cominciò la sua carriera all’Accademia delle Belle Arti a Venezia, che gli permise poi di partecipare ad uno stage dedicato esclusivamente allo studio della tecnica di creazione delle maschere e della loro storia.

Il suo laboratorio dura circa 2 ore e ad ogni lezione Gualtiero non si tira mai indietro nelle spiegazioni e nell’accompagnare la tua mano nella realizzazione di una maschera veneziana come le sa fare lui.

Leggi anche: Le antiche botteghe artigiane a Venezia, che dovresti visitare

Come creare una maschera veneziana

Bene, ora sai dove si svolgono i migliori workshop di maschere, ma come è fatta esattamente una maschera veneziana?

La tradizione vuole che le maschere fatte a mano partano tutte da una forma in gesso o in stucco, da cui si possono creare infiniti tipi di maschere diverse. Una volta che il gesso è pronto, si comincia a ricoprirlo con della carta pesta, per lasciarlo poi a asciugare. Appena la carta si è asciugata, prendendo la forma del gesso, si passa alla realizzazione dei fori per la bocca e per gli occhi (se previsti dalla maschera che abbiamo scelto di creare ovviamente). Dopo di che, si comincia a dipingere. Il procedimento è di fatto molto semplice, ma durante il workshop il maestro mascarere sarà sempre lì ad assisterti. Quindi, credi di essere pronto a cimentarti nella creazione della tua prima maschera veneziana?

Libri su Venezia per pianificare il tuo viaggio

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Ci sono diversi modi per pianificare un viaggio a Venezia: puoi cercare su internet, chiedere informazioni alle persone che ci sono state prima di te oppure puoi consultare delle guide turistiche. Ebbene, secondo la nostra esperienza, leggere un libri su Venezia prima di visitarla è il modo migliore per cominciare a conoscerla e per prendere confidenza con la sua incredibile storia.

Ma la domanda è: quali sono i migliori libri su Venezia, da leggere prima della partenza? In questo articolo abbiamo scelto di riportare alcuni titoli che potresti trovare interessanti, soprattutto se è la tua prima volta a Venezia, ricchi di aneddoti e cose da scoprire.

Veneto – Venezia e la sua provincia, Lonely Planet

Tutti noi conosciamo le guide di viaggio della Lonely Planet e, se ne hai acquistata almeno una nella tua vita, saprai di certo quanto sono precise e utili durante un viaggio. Questa guida, nello specifico, regala tanti consigli per visitare non solo Venezia, ma l’intera regione Veneto, incluse alcune idee per una gita fuori porta, magari verso la montagna.

Leggi anche: Da Venezia alle Dolomiti: come arrivare

Venezia insolita e segreta, Paola Zoffoli e Thomas Jonglez

Se cerchi una guida inusuale di Venezia, questa potrebbe essere quella giusta. Questo libro contiene una collezione di fatti curiosi e per molti versi divertenti,che che doneranno quel qualcosa in più al tuo viaggio. Questo libro ti farà scoprire storie e luoghi che in pochi conoscono e che spesso non trovi nemmeno segnati in una comune guida turistica, che piuttosto pone l’attenzione sui più famosi ponti di Venezia o sulle classiche visite a Palazzo Ducale.

La Venezia nascosta di Corto Maltese, Hugo Pratt

Conosci Corto Maltese? È un capitano di mare, le cui avventure si svolgono nei primi anni del 1900, nato dalla penna di Hugo Pratt. Lui è il protagonista di questa guida insolita di Venezia, infatti, è Corto Maltese stesso che fa da guida al lettoreattraverso la fitta rete di calli e campielli che caratterizzano la città. Cosa rappresenta questo libro? Un nuovo tipo di guida e un innovativo modo di vivere Venezia.

Venezia è un pesce, Tiziano Scarpa

Tiziano Scarpa è un conosciutissimo scrittore Veneziano, da sempre innamorato di Venezia, e nei suoi scritti non manca di difendere e di parlare della fragilità di questa città unica nel suo genere. In questo libro su Venezia, l’autore descrivere la vita vera che si vive qui, accompagnando il lettore nella quotidianità dei veneziani, mostrandogli un volto di Venezia che in pochi riescono a cogliere durante un viaggio di pochi giorni. Questo è un libro che parla di Venezia dal profondo del cuore dell’autore.

Perché questi libri su Venezia sono i migliori per pianificare il tuo viaggio

Anche se esistono miliardi di libri dedicati a Venezia, siamo convinti che quelli che abbiamo inserito in questo articolo siano i migliori per organizzare un viaggio in questa città così particolare e scoprirla da diversi punti di vista. Venezia è unica sia nella sua storia che nella sua struttura, ma grazie a questi libri avrai la possibilità di apprezzarla e conoscerla profondamente e in ogni suo dettaglio.

Ovviamente, se avrai bisogno di aiuto per organizzare il tuo viaggio a Venezia non esitare a contattarci.

La vera storia del Ponte dei Sospiri a Venezia

Bridge of Sighs in Venice

Il Ponte dei Sospiri è uno dei ponti più famosi a Venezia e collega il Palazzo Ducale al Palazzo delle Prigioni Nuove, vicino a San Marco.

Questo ponte non è come gli altri che puoi vedere a Venezia, infatti, non è pubblico e può essere attraversato solo se si prende parte alla visita al Palazzo Ducale o al Tour degli Itinerari Segreti.

Al giorno d’oggi è uno dei ponti più fotografati al mondo, anche se la maggior parte delle persone che lo immortala nei suoi ricordi non conosce né la sua storia né il motivo per cui porta questo nome, ecco perché abbiamo scelto di raccontartelo in questo articolo.

Qual è la vera storia del Ponte dei Sospiri e del suo nome?

Prima del 1589, a Venezia si tenevano i prigionieri nelle celle all’ interno di Palazzo Ducale, ma ad un certo punto, per far fronte al gran numero di condannati, il Senato decise di costruire un edificio a fianco ed accessibile al Palazzo Ducale dove destinarli. Ovviamente era necessario un ponte che permettesse ai prigionieri di raggiungere direttamente Palazzo Ducale senza il bisogno di uscire, per recarsi nelle camere in cui avvenivano gli interrogatori.

Il lavoro fu assegnato all’ architetto Antonio Contin, che realizzò questo ponte chiuso in pietra d’Istria, come richiesto dal Doge in carica: Marino Grimani.

Il nome lo si deve alla comune immagine che lega i prigionieri a questo ponte. Non è difficile pensare come, attraversandolo, girassero il capo ed infilassero lo sguardo tra le finestre in marmo per scorgere – forse per l’ultima volta – la visione di Venezia e della sua laguna, tirando un sospiro.

Non è un’immagine allegra, sicuramente, ma probabilmente è molto vicina alla realtà.

Ora che conosci la storia del Ponte dei Sospiri, capirai sicuramente che il suo nome non può certo essere associato alla promessa d’amore eterno tra due amanti, leggenda che qualcuno si è divertito a mettere in giro.

Cosa si vede dalle finestre del Ponte dei Sospiri?

Antonio Contin, quando progettò il Ponte dei Sospiri, lo pensò chiuso con un paio di finestre per ogni lato, che creò bucherellando il marmo con cui lo costruì.

Cosa si vede attraverso quelle due finestrelle? La bellissima isola di San Giorgio Maggiore, su cui si erge la chiesa e il campanile che portano lo stesso nome, circondata dalla laguna.

È un’immagine che ti rimane nel cuore per sempre, specialmente se pensi che è esattamente

la stessa che vedevano i prigionieri attraversando il Ponte dei Sospiri, centinaia di anni fa.

Lord Byron e il Ponte dei Sospiri: una curiosità

Come forse saprai, Lord Byron ha vissuto per un certo periodo della sua vita a Venezia. Durante questo periodo scrisse una poesia, intitolata Venezia, che inizia così:

“Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri;

un palazzo da un lato, dall’altro una prigione;

vidi il suo profilo emergere dall’acqua

come al tocco della bacchetta di un mago.”

È proprio grazie a questa poesia che il nome “Ponte dei Sospiri” arrivò anche all’ estero, cominciando ad essere chiamato “Bridge of Sighs” dagli inglesi. Come Lord Byron, puoi salire sul ponte e ammirare Venezia dal suo stesso punto d’osservazione. Qui, fai una foto e portala con te, perché sarà uno dei ricordi più belli della tua vacanza a Venezia.

Ponti famosi a Venezia: la nostra guida

Famous bridges in Venice: our guide

Sicuramente non sbagliamo se definiamo Venezia come “la città dei ponti”, soprattutto se pensiamo che ne ha quasi 400, o per essere precisi 391. Venezia è costruita sull’acqua e le persone un tempo erano solite muoversi in barca e non a piedi, infatti in passato non c’erano ponti che collegavano le diverse isole, ad eccezione del Ponte di Rialto, il primo ad essere costruito, ma che non aveva la forma che oggi tutti fotografano.

Questo non vuole essere un articolo qualsiasi, ma una vera e propria giuda dei ponti di Venezia, che potrai stampare e portare con te durante la tua visita alla nostra meravigliosa città.

Il Ponte di Rialto

Come abbiamo detto, quello di Rialto fu il primo ponte ad essere costruito, principalmente perché è qui che si trovava il centro delle attività economiche e commerciali della città.

Il ponte è stato ricostruito diverse volte, inizialmente infatti era un ponte di legno, con due rampe levatoie, per permettere il passaggio delle navi lungo il Canal Grande, perché potessero raggiungere il Mercato di Rialto in cui veniva scaricata la merce per poi essere venduta.

Il ponte che oggi è diventato l’icona della città è stato costruito solo nel 1591, dopo che quello in legno collassò nel 1524.

La maggiore caratteristica di questo bellissimo ponte in pietra è che è stato progettato per ospitare tutta una serie di negozi, presenti tutt’oggi, lungo le due rampe reclinate che si incontrano al centro.

Ponte dei Pugni

Non tutti conoscono questo ponte, ma nella storia di Venezia giocò più volte un ruolo importante nella quotidianità dei veneziani, infatti, è chiamato Ponte dei Pugni perché era il luogo in ci Castellani e Nicolotti – due gruppo di abitanti – erano soliti prendersi a botte per difendere le proprie ragioni.

In passato, i ponti non avevano parapetto, quindi è facile intuire come lo scopo principale di questo “gioco di pugni” fosse quello di far cadere in canale, il maggior numero di avversari.

Il più famoso Ponte dei Pugni a Venezia si trova nel sestiere di Dorsoduro, ma pochi sanno che esiste un altro Ponte dei Pugni, nel sestiere di Cannaregio – dove si trova il nostro Hotel – vicino a Santa Fosca.

Ponte dei Sospiri

Navigando sul web ti sarà sicuramente capitato di vedere una foto di questo ponte, magari cercando un itinerario a piedi per Venezia o il miglior tour da fare all’interno del Palazzo Ducale. Questo ponte è molto diverso da tutti quelli che incontrerai a Venezia, per cominciare non è un ponte pubblico, ma è il punto di collegamento tra il Palazzo del Doge e quello delle Prigioni.

Sono tante le leggende che si raccontano sl Ponte dei Sospiri, ma la verità è che la sua funzione era solo ed esclusivamente quella di collegare le prigioni con le sale per gli interrogatori, in cui i prigionieri venivano portati per essere, appunto, interrogati, e per scoprire quale fosse il destino a loro riservato. Durante la visita a Palazzo Ducale, avrai la possibilità di attraversarlo a vedere, tra le sue piccole finestre, l’isola di San Giorgio Maggiore, esattamente come la vedevano i prigionieri che sono passati qui.

Ponte dell’Accademia

Il Ponte dell’Accademia è uno dei quattro ponti che solcano il Canal Grande, insieme al Ponte di Rialto e al Ponte degli Scalzi di cui parleremo a breve. Al giorno d’oggi è il ponte di legno più lungo di Venezia e mette in collegamento le Gallerie dell’Accademia con Campo Santo Stefano.

La storia ci racconta che la costruzione di questo ponte fu proposta nel 1488, ma non fu realizzata fino al 1854 perchè i membri del Consiglio non pensavano fosse utile ad alcunché.

Questo meraviglioso ponte è, ad oggi, uno dei posti migliori dove vedere il tramonto a Venezia, e se stai viaggiando con la tua dolce metà, ti consigliamo davvero di non perdertelo!

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Ponte degli Scalzi

L’ultimo ponte di Venezia di cui vogliamo parlarti è il Ponte degli Scalzi. L’originale fu costruito nel 1858 da Alfred Neville, quando Venezia era ancora sotto il dominio asburgico, ma poi fu rimpiazzato da quello che vedi oggi, progettato da Eugenio Mozzi. Il suo nome lo deve alla vicina chiesa di Santa Maria di Nazareth, a fianco alla stazione, dove l’ordine dei Carmelitani (detti appunti “scalzi” perchè il loro voto precedeva l’inutilizzo delle scarpe) ha celebrato messa per oltre 300 anni.

La cucina veneziana: 5 cose che puoi mangiare solo a Venezia

venetian cuisine: 5 things you can only eat in Venice

Abbiamo già avuto modo di parlare di cosa mangiare a Venezia in un precedente articolo, menzionando oltretutto il tipico giro a bacari e la passione per i veneziani per l’aperitivo, ma questa volta vogliamo concentrarci su quei piatti che puoi assaggiare solamente a Venezia, farciti con qualche curiosità storica. Pronto a scoprirli?

1. L’anguilla

Non ci sono leggende o storie curiose sul perché l’anguilla – basato in dialetto veneziano – è così comune nella cucina veneziana. La verità è che la ragione principale per cui i veneziani si sono inventati tantissime ricette diverse con questo tipo di pesce è che la laguna veneta ne era (e ne è) ricca.

L’anguilla è un pesce particolare che in passato era associata al mondo dei miti, al giorno d’oggi infatti ancora non si è capito come si riproduca, ma ciò che sappiamo per certo è che è davvero buonissima!

Ci sono un paio di ricette che vogliamo citarti, l’Anguilla alla Mocenigo e l’Anguilla su l’ara.

Sicuramente avrai riconosciuto, nel primo piatto, il nome di un’illustre famiglia patrizia veneziana, i Mocenigo, è probabile infatti che il nome della ricetta sia legato al luogo in cui le anguille venivano pescate, presumibilmente vicino ad una delle loro tenute estive in campagna. La seconda ricetta, invece, fa riferimento ad una modalità di cottura del pesce, sopra una “ara” per l’appunto, che altro non era che una pietra dalla superficie piatta, che veniva utilizzata nelle fornaci di Murano. I veneziani usavano cuocere l’anguilla in un pentola d’argilla, poggiata sopra questa pietra, a fuoco lentissimo, per ore. Sfortunatamente, oggi non è più possibile cucinarla in questo esatto modo, ma puoi ancora assaggiare l’anguilla in alcuni ristoranti tradizionali di Venezia.

2. I bovoleti, tipici della festa del Redentore

Non molte persone amano mangiare le lumache, ma queste sono diverse da quelle a cui sei abituato: sono piccole.

I veneziani solitamente li preparano per la Festa del Redentore che si celebra a luglio, l’appuntamento annuale per ricordare la fine della terribile epidemia di peste che colpì la città nel 1576, con uno spettacolo pirotecnico tra i più belli del mondo.

Anche se i bovoleti (questo è il loro nome in dialetto veneziano), sono facilissimo da preparare, ma non per questo sarà facile trovarli nei ristoranti veneziani, ma non preoccuparti, noi possiamo dirti dove poterli assaggiare!

3. Bigoli in Salsa

Questo è uno dei piatti più famosi della cucina veneziani e non avrai difficoltà a trovarla nei menù dei ristoranti a Venezia. Bigoli in Salsa è il nome del piatto veneziano a base di spaghetti più grossi del normale (detti appunto bigoli), cipolla e acciughe. La ricetta è antichissima che, un po’ come quella dei bovoleti, veniva preparata per la festa del Redentore e per la cena di Natale.

Forse il gusto ti risulterà un po’ forte, ma è un piatto che vale la pena di essere assaggiato!

4. La tradizionale Castradina

Questo è un tipico piatto veneziano che però viene servito solo una volta all’anno, in occasione della Festa della Madonna della Salute, a novembre.

I veneziani cucinano la Castradina fin dal 17° secolo e, il 21 novembre, potrai assaggiare anche tu questa zuppa di cosciotto di montone salato e verza nei ristoranti più tradizionali, che portano avanti questa usanza ancora oggi.

5. Schie con la polenta

Ultimo, ma non meno importante, le Schie con la polenta, piatto che puoi assaggiare solo a Venezia. Le schie sono un tipo di gamberetto, piccolo, tipico della laguna veneta, che viene fritto e servito con la polenta morbida, calda. Non avrai difficoltà a trovarlo in qualsiasi ristorante in città e dal momento che non è legato ad alcuna festività, potrai assaggiarlo in qualsiasi periodo dell’anno.

Alcune curiosità sulla Basilica di San Marco a Venezia

St mark's basilica facts you probably don't know

La Basilica di San Marco è sicuramente una delle chiese da vedere assolutamente a Venezia, non solo perché è di fatto la più importante della città, ma anche perché è una delle più particolare curiose. In questo articolo, infatti, andremo proprio a scoprire alcune delle curiosità che la Basilica di San Marco cela e che probabilmente non avrai ancora letto da nessun’altra parte!

Cominciamo!

La maggior parte dei tesori della Basilica deriva dalle Crociate

Come forse già sai, Venezia non è mai stata una città belligerante anche se non si è mai tirata indietro di fronte a guerre e crociate, perché principalmente concentrava la sua attenzione sui suoi commerci e affari. Ad esempio, la quarta Crociata fu cruciale per i veneziani, dal momento che furono incaricati dal Papa in persona per la costruzione della flotta che avrebbe condotti i crociati in Egitto. Sfortunatamente, quando tutte le navi furono pronte, i crociati non avevano i soldi per poterle pagare, così i Veneziani, per evitare di perdere il loro investimento, decisero di prendere parte alla Crociata, a patto di potersi rifare con le merci saccheggiate. Come puoi ben immaginare, molti dei tesori trafugati sono stati utilizzati per arricchire la basilica, e molti sono ancora qui.

I cavalli di San Marco

Rimanendo in tema di tesori, una delle cose che i veneziani si portarono a casa da Costantinopoli durante la quarta Crociata, fu la Quadriga Trionfale – conosciuta oggi con il nome di I cavalli di San Marco – posta originariamente sull’Ippodromo della città. Quelli che oggi vedi sulla facciata della basilica sono una copia, gli originali stanno al suo interno.

La Vergine con il fucile

Può sembrarti strano, ma all’interno della Basilica c’è un rilievo rappresentante la Vergine Maria, con un fucile a lato. Se il rilievo risale al 13° secolo, il fucile è stato messo qui solo nel 1849 dai marinai veneziani che sopravvissero ad una bomba austriaca esplosa a Marghera, vicino alla città di Mestre.

La prestigiosa Pala d’Oro

La Pala d’oro, un pannello in oro e pietre preziose, si trova sull’altare maggiore della basilica di San Marco. Inutile dire che è una vera e propria opera d’arte, ma ciò che le persone non sanno è che Napoleone quando invase Venezia si portò in Francia tantissimi tesori, ma la Pala d’Oro la lasciò qui, strano no? Ecco cos’è successo o almeno ciò che si racconta.

Sembra che Napoleone non abbia capito bene ciò che i veneziani gli dissero, infatti, la parola italiana “vero” in veneziano significa anche “vetro”, quindi quando i veneziani dissero all’imperatore la frase “xe vero” (è vero) per confermarne l’autenticità, lui capì che invece intendessero che era fatta di vetro e quindi fosse priva di valore. Questa sembra essere la ragione per cui oggi possiamo ancora ammirarla a Venezia.

Vorresti conoscere altre curiosità su Venezia? Allora potrebbe interessarti leggere il nostro articolo sui giardini nascosti di Venezia oppure la misteriosa storia del primo Casinò d’Europa. Inoltre, se sei appassionato di aneddoti, ti suggeriamo di partecipare al <tour degli itinerari segreti di Palazzo Ducale, sarà un’esperienza indimenticabile!